lunedì 21 novembre 2016
sabato 5 novembre 2016
Goofynomics: Il ritorno delle SS @AlbertoBagnai
Il ritorno delle SS
La situazione del nostro paese non è semplice, e questo lo vediamo tutti. I motivi sono tanti, e qui ce n'è una lista esauriente. Volendo però "prioritizzare", credo che una chiave di lettura efficace ce la fornisca niente meno che la quarta carica dello Stato, Bruno Vespa, che nel suo ultimo libro pare si chieda: "Siamo italiani, siamo bravi. Perché non reagire?". Consiglio di leggere attentamente, e a seguire fornisco la mia risposta: non riusciamo a reagire perché siamo stati occupati dalle SS.
No, aspettate, non vorrei ci fosse un equivoco! Non sto parlando di quei buontemponi dalle divise impeccabili che arrivavano cavalcando rombanti moto con sidecar per commettere con la proverbiale efficienza germanica le efferatezze figlie (oggi ci dicono) del nazionalismobrutto. Le Schutz-staffeln non ci sono più, e, se ci fossero, sarebbero per noi meno distruttive delle nuove SS: le Sinistre Subalterne.
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Goofynomics - Alberto Bagnai
La situazione del nostro paese non è semplice, e questo lo vediamo tutti. I motivi sono tanti, e qui ce n'è una lista esauriente. Volendo però "prioritizzare", credo che una chiave di lettura efficace ce la fornisca niente meno che la quarta carica dello Stato, Bruno Vespa, che nel suo ultimo libro pare si chieda: "Siamo italiani, siamo bravi. Perché non reagire?". Consiglio di leggere attentamente, e a seguire fornisco la mia risposta: non riusciamo a reagire perché siamo stati occupati dalle SS.
No, aspettate, non vorrei ci fosse un equivoco! Non sto parlando di quei buontemponi dalle divise impeccabili che arrivavano cavalcando rombanti moto con sidecar per commettere con la proverbiale efficienza germanica le efferatezze figlie (oggi ci dicono) del nazionalismobrutto. Le Schutz-staffeln non ci sono più, e, se ci fossero, sarebbero per noi meno distruttive delle nuove SS: le Sinistre Subalterne.
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Goofynomics - Alberto Bagnai
Alessandro Greco: Come e perché un video diventa virale @GrecOfficial
Come e perché un video diventa virale
Ogni minuto su YouTube vengono caricate 300 ore di video [fonte]. Trecento ore di video al minuto significano 432.000 ore di video al giorno, 157.680.000 ore di video in un anno. Considerando una durata media di 5 minuti per video e le 300 ore di video caricate ogni minuto, in un anno vengono caricati più di 2.000.000.000 di video. Volendo guardare tutti i video caricati in un anno occorrerebbero 18.000 anni.
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Ogni minuto su YouTube vengono caricate 300 ore di video [fonte]. Trecento ore di video al minuto significano 432.000 ore di video al giorno, 157.680.000 ore di video in un anno. Considerando una durata media di 5 minuti per video e le 300 ore di video caricate ogni minuto, in un anno vengono caricati più di 2.000.000.000 di video. Volendo guardare tutti i video caricati in un anno occorrerebbero 18.000 anni.
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giovedì 3 novembre 2016
mercoledì 2 novembre 2016
Goofynomics: Chi ci ha tradito e chi ci sta tradendo @Albertobagnai
Chi ci ha tradito e chi ci sta tradendo
Il tema del tradimento della sinistra (genitivo soggettivo) ormai è entrato nel dibattito, tant'è che cominciano a parlarne intellettuali riconoscibili come "de sinistra" dalla sinistra di sinistra. Ci siamo lasciati dietro le spalle quelli che vaneggiavano sulla natura "non politica" della categoria di tradimento, in quanto categoria "soggettiva e non oggettiva"... Poveracci che, volendo fare sfoggio di approfondita cultura politica, mostravano solo di ignorare le basi della cultura occidentale. Una ignoranza tattica, naturalmente, volta solo a evitare quella cosa veramente di sinistra che da tempo sto chiedendo e che ora sembra arrivare, con un pochino di ritardo: l'autocritica (si veda qui il punto 3).
Ma la storia, i cui processi sono, in effetti, oggettivi, non aspetta che le fragili soggettività individuali si rendano conto della necessità di un atto di coraggio, di un'assunzione di responsabilità (come quella fatta da D'Attorre pochi giorni or sono sul Fatto Quotidiano), e tira dritto.
Ed è appunto in questo tirare dritto, nell'oggettività dei processi storici, che si materializza l'oggettività del tradimento.
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Il tema del tradimento della sinistra (genitivo soggettivo) ormai è entrato nel dibattito, tant'è che cominciano a parlarne intellettuali riconoscibili come "de sinistra" dalla sinistra di sinistra. Ci siamo lasciati dietro le spalle quelli che vaneggiavano sulla natura "non politica" della categoria di tradimento, in quanto categoria "soggettiva e non oggettiva"... Poveracci che, volendo fare sfoggio di approfondita cultura politica, mostravano solo di ignorare le basi della cultura occidentale. Una ignoranza tattica, naturalmente, volta solo a evitare quella cosa veramente di sinistra che da tempo sto chiedendo e che ora sembra arrivare, con un pochino di ritardo: l'autocritica (si veda qui il punto 3).
Ma la storia, i cui processi sono, in effetti, oggettivi, non aspetta che le fragili soggettività individuali si rendano conto della necessità di un atto di coraggio, di un'assunzione di responsabilità (come quella fatta da D'Attorre pochi giorni or sono sul Fatto Quotidiano), e tira dritto.
Ed è appunto in questo tirare dritto, nell'oggettività dei processi storici, che si materializza l'oggettività del tradimento.
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L’economia esiste perché esiste lo scambio,
ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi
contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole
guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per
contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto
questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una
discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma
dalle applicazioni non banali...
Alberto Bagnai
Alberto Bagnai
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