Vaccini e obbligo (Parte I) – La doverosa premessa
Si informa la gentile utenza che è possibile essere in via generale
ben disposti nei confronti dei vaccini e al contempo esserlo per una
loro somministrazione libera, attenta,
prudente e il
più possibile personalizzata, applicata in coerenza coi rapporti di
vaccinovigilanza e in un contesto di fiducia tra cittadini e
istituzioni, in tentato equilibrio tra interessi di mercato e di salute
collettiva. Il cd.
Decreto Lorenzin è un esempio di
mancanza di tali presupposti. Ma quel che è davvero scoraggiante è che
si debba pure mettere in chiaro della necessità della loro applicazione.
Indica il preoccupante livello di semplificazione cui siamo giunti.
E così ci ritroviamo nel mezzo di un ridicolo ed ignorante
caos
fazioso tra pro-vaccini e anti-vaccini. Nel mezzo di una spaccatura
insanabile del Paese, quando – a ben vedere – il problema è, prima e ben
oltre che medico, di rispetto dei principi di prudenza e dello Stato di
diritto, oramai vuota formula, ma fondamentale per la coesione d’una
comunità. Pertanto, anche a livello d’intelligenza della scelta
politica, tale Decreto non risulta particolarmente brillante, come non
risultano certo brillanti tutte quelle esagerate statuizioni di
radiazione dall’Albo dell’Ordine dei medici viste di recente. Reazioni
isteriche che non aiutano, anzi.
continua
di NICOLA BARONI