Chi ci ha tradito e chi ci sta tradendo
Il tema del
tradimento della sinistra
(genitivo soggettivo) ormai è entrato nel dibattito, tant'è che
cominciano a parlarne intellettuali riconoscibili come "de sinistra"
dalla sinistra di sinistra. Ci siamo lasciati dietro le spalle quelli
che vaneggiavano sulla natura "non politica" della categoria di
tradimento, in quanto categoria "soggettiva e non oggettiva"...
Poveracci che, volendo fare sfoggio di approfondita cultura politica,
mostravano solo di ignorare
le basi della cultura occidentale.
Una ignoranza tattica, naturalmente, volta solo a evitare quella cosa
veramente di sinistra che da tempo sto chiedendo e che ora sembra
arrivare, con un pochino di ritardo: l'autocritica (si veda qui il
punto 3).
Ma la storia, i cui processi sono, in effetti, oggettivi, non aspetta
che le fragili soggettività individuali si rendano conto della necessità
di un atto di coraggio, di un'assunzione di responsabilità (come quella
fatta da D'Attorre pochi giorni or sono sul Fatto Quotidiano), e tira
dritto.
Ed è appunto in questo tirare dritto, nell'oggettività dei processi storici, che si materializza l'oggettività del tradimento.
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