Del bene comune e del cadavere della dialettica
Con questa pedanteria si chiude il ciclo della "Dittatura degli
intelligenti" dedicato ai crescenti umori antidemocratici del pubblico e
della dirigenza occidentali. Qui le puntate precedenti: I. Quelli della paidocrazia (di chi vorrebbe togliere il voto ai vecchi) - II. Quelli della megliocrazia (di chi vorrebbe togliere il voto ai peggiori) - III. I sofocrati di Saigon (di chi vorrebbe togliere il voto agli ignoranti) - IV. I criceti dell'antifascismo (degli antifascisti che sognano la democrazia dei fascisti).
Per
dare un senso e una radice comune ai fenomeni fin qui descritti se ne
proporrà nel seguito una lettura in quanto prodotti di una medesima
distorsione: l'idea - apparentemente nobile e seducente, come ha da
esserlo ogni fiaba - di bene comune. leggi
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