Marcinelle: Aprire questo blog è stato un grido di disperazione: come vi ho detto
mille e una volta, nonostante schierarsi contro il cosiddetto mainstream
fosse indubbiamente un atto di coraggio (che solo i membri della mia
professione possono apprezzare), devo onestamente ammettere che di
coraggio, cioè di consapevole sfida a un nemico le cui forze erano e
sono preponderanti, all'epoca ci fu molto poco, per il semplice motivo
che ritenevo che il mio grido sarebbe caduto nel vuoto (dove, come credo
sappiate, le onde sonore non si propagano).
Invece non è stato così, e allora ho continuato.
Le motivazioni sono state tante, ma forse quella preponderante è stata
l'amore per il mio paese e i suoi abitanti (compresi quelli che ancora
non capiscono e forse non capiranno mai), la consapevolezza di quale
disastro sarebbe per l'umanità tutta non preservarne la diversità, che
poi significa i pregi e i difetti (di questi ultimi, chi non ne ha?),
e quindi, in definitiva, una sorta di illuministico amore, di fiducia
nell'umanità, che poi è fiducia nella natura sociale dell'uomo: una
caratteristica che a me pare biologica, etologica, prima di farsi
antropologica, politica. Insomma, l'idea assolutamente ingenua (e che
come tale sottopongo alle vostre critiche) che in un ipotetico "stato di
natura" (diciamo, al tempo degli australopitechi,
per capirci...), quella di riunirsi in gruppi fosse una strategia
evoluzionistica superiore, e che questo dato si sia stratificato nei
millenni, facendo dell'uomo quell'animale sociale e socievole che
mediamente è. Ci sono ovviamente aberrazioni, ma Jeffrey Dahmer nella nostra razza (Homo Sapiens Sapiens) è ancora l'eccezione, mentre in altre razze (ad esempio: Mantis Religiosa) è la regola.
continua...
Alberto Bagnai
mercoledì 9 agosto 2017
martedì 1 agosto 2017
Il Pedante: Le vaccinazioni, e il resto
Le vaccinazioni, e il resto
Secondo il ministero della Salute, nei primi mesi del 2017 è esplosa un’epidemia di morbillo. Qualcuno parla già di «incubo». Al 23 maggio si contavano 2.581 casi dall’inizio dell’anno (lo 0,004% della popolazione nazionale). In tutto il 2016 erano stati 866, nel 2015 solo 259. Secondo il ministro Lorenzin e diversi esperti, il picco sarebbe dovuto al calo delle vaccinazioni passate dal 90% (2013) all’85% (2015) di copertura. Osservando gli anni passati, nel 2008 vi furono 5.312 casi (+793% rispetto all’anno precedente) preceduti da un aumento della copertura vaccinale simmetrico al calo oggi lamentato: dall’86% (2004) al 90% (2007). Nel 2011 i casi erano 4.671 quando ormai la copertura si era ininterrottamente attestata sul 90% o più nei cinque anni precedenti. Su quale base statistica si afferma quindi che l’epidemia del 2017 è dovuta al minor numero di vaccinazioni?
continua...
Goofynomics: Lascienza (tratto da una storia vera)
Goofynomics: Lascienza (tratto da una storia vera): Dear Prof. Hegsted, I am pleased to inform you that your paper Dietary fats, Carbohydrates, and Atherosclerotic Vascular Diseases has b...
Alberto Bagnai
Alberto Bagnai
martedì 18 luglio 2017
Goofynomics: Breve storia del debito privato @AlbertoBagnai
Breve storia del debito privato
continua
Alberto Bagnai
Aberglaube: Vaccini e obbligo (Parte I) – La doverosa premessa
Vaccini e obbligo (Parte I) – La doverosa premessa
Si informa la gentile utenza che è possibile essere in via generale ben disposti nei confronti dei vaccini e al contempo esserlo per una loro somministrazione libera, attenta, prudente e il più possibile personalizzata, applicata in coerenza coi rapporti di vaccinovigilanza e in un contesto di fiducia tra cittadini e istituzioni, in tentato equilibrio tra interessi di mercato e di salute collettiva. Il cd. Decreto Lorenzin è un esempio di mancanza di tali presupposti. Ma quel che è davvero scoraggiante è che si debba pure mettere in chiaro della necessità della loro applicazione. Indica il preoccupante livello di semplificazione cui siamo giunti.E così ci ritroviamo nel mezzo di un ridicolo ed ignorante caos fazioso tra pro-vaccini e anti-vaccini. Nel mezzo di una spaccatura insanabile del Paese, quando – a ben vedere – il problema è, prima e ben oltre che medico, di rispetto dei principi di prudenza e dello Stato di diritto, oramai vuota formula, ma fondamentale per la coesione d’una comunità. Pertanto, anche a livello d’intelligenza della scelta politica, tale Decreto non risulta particolarmente brillante, come non risultano certo brillanti tutte quelle esagerate statuizioni di radiazione dall’Albo dell’Ordine dei medici viste di recente. Reazioni isteriche che non aiutano, anzi.
continua
di NICOLA BARONI
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